Amore impossibile by Katy Evans

autore:Katy Evans [Evans, Katy]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton
pubblicato: 2019-06-04T16:00:00+00:00

Per il resto della settimana passo in rassegna i possibili locali con alcuni dipendenti di Christos che mi accompagnano in giro per la città e mi mostrano posti in cui potrei stabilire gli uffici di House of Sass e lo show room. Mi invitano all’inaugurazione di una delle nuove proprietà della Christos and Co., un grattacielo con settanta piani di appartamenti situato vicino al Columbus Circle. «Grazie, vedrò di esserci», rispondo.

«Oh, sarà meglio. Ha personalizzato il suo invito». Mi fa l’occhiolino e volto il cartoncino per vedere di nuovo la sua calligrafia con il messaggio.

“Mi aspetto che il mio scricciolo venga. C”.

Wow, le mia ovaie sono appena esplose e non sono nemmeno sicura che l’abbia scritto di proposito.

Ovviamente non faccio che rimuginare sulla frase per tutta la settimana, e Sara e io passiamo due ore buone a congetturare se la parola “venga” nasconda o meno un doppio senso.

«Ti ricordo che ha una ragazza», dico.

Sara ribatte: «Eppure da un po’ di tempo sono misteriosamente scomparsi dalle pagine di cronaca rosa, e lo scorso fine settimana lei si è presentata a un evento da sola».

Tira fuori una foto di Miranda e del padre a un evento senza Christos.

«Non significa niente», rispondo. «Mi porto comunque Jensen. Non mi va di vedere la ragazza al suo fianco che gli si struscia contro il petto e lo chiama amore», ammetto nauseata.

«Vuoi essere tu a farlo», scherza Sara.

«No!», esclamo.

«Ah no?», mi sfotte.

Non so cosa replicarle, non c’è ragione per cui debba essere gelosa di Christos. Non è che pensi davvero di essere il suo tipo, be’, non più almeno, e ho perso troppe persone care per rischiare il mio cuore. Specialmente con l’unico ragazzo che ho sempre temuto potesse frantumarlo.

La sera prendo la metropolitana con Jensen e camminiamo a piedi per un paio di isolati fino al luogo dell’evento. «Stai bene, donna. Rilassati».

«Smetti di dirmi di rilassarmi», bisbiglio.

«Perché?»

«Perché mi ricordi di essere nervosa e sto cercando in tutti i modi di fingere di non esserlo», sibilo.

Ci affacciamo all’ingresso in granito nero dove l’orchestra sta suonando musica classica. Ci sono tavoli tondi con tovaglie immacolate di lino bianco e stoviglie d’argento, e tavoli da buffet con meravigliose decorazioni floreali.

Individuo Yael e lo presento a Jensen mentre vado a fare due cose: controllare il trucco per la quinta volta e prendere qualcosa da bere.

Nel corridoio fuori dal bagno delle donne vedo Miranda e una ragazza mora che parlano concitate, ignare della mia presenza.

«Wells mi ha detto che ha comprato l’anello e io penso che presto ti farà la proposta. Stasera».

«Non ci sarà nessuna proposta. È finita», risponde Miranda.

«Cosa? Perché? Quando?»

«Due settimane fa», sbuffa arrabbiata. «Non te l’ho raccontato perché ero sicura che ci avrebbe ripensato».

«Lo farà. Deve. State bene insieme. E di solito ha buonsenso».

«È quella troietta del liceo! Gli sbatte le sue tettine naturali in faccia! Ti assicuro che da quando è arrivata lei lui è cambiato. Non gli importa più niente degli affari».

Gli importa dei miei, vorrei controbattere. E non sono una troietta che gli sbatte le tette in faccia!

Sembra che Miranda percepisca la mia presenza e si gira.

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